San Sebastiano viene notoriamente ucciso a colpi di frecce, ma non in questa opera del pittore; qui il santo impara ad incassare le “frecciate” del prossimo, indossando addirittura quei dardi come fossero dei piercing, capaci di abbellire e rendere quasi più interessante la persona.
In questa opera, esposta nel santuario di Claino con Osteno, il pittore raffigura il momento in cui Santa Giulia oppone il suo rifiuto alla richiesta del suo aguzzino di abbandonare il cristianesimo e diventare la sua concubina, questa scelta di fede porterà la giovane alla morte e alla santità.
In una parete increspata si apre uno squarcio “oltre il muro” (off the wall, titolo appunto dell’opera) da cui un enigmatico soggetto ci scruta, cosa ci starà dicendo?
“La caduta di Icaro” è un famoso episodio della mitologia greca in cui il giovane Icaro vola troppo vicino al sole con delle ali di cera, e precipita verso la morte quando queste si sciolgono. Sagàll qui rappresenta l’evento usando, non solo i colori acrilici, ma anche altri materiali per rendere 3D questa opera, tra cui anche la cera di candela.
Rielaborando un’opera caravaggesca nasce “Lo sbucciatore di castagne”, un omaggio a gesti fatti per molti anni dai nostri avi, dove donne e giovani battevano le castagne secche chiuse in sacchi di corda per togliergli la buccia. Sul pavimento di assi di legno si può notare un falcetto, strumento molto utilizzato per incidere la pelle delle castagne, tagliare piccoli rami e raccogliere erbe…
Ricollegandosi all’antica superstizione che le macchine fotografiche portassero via l’anima del soggetto fotografato, questa opera ritrae l’angelo della morte nell’atto di raccogliere con un selfie l’anima di un anziano pronto per il suo ultimo viaggio. Qui si può assaporare il contrasto tra il vecchio e il nuovo, da una parte il testamento su carta tra le mani del morente, dall’altra il mietitore di anime “hi-tech”
Il Caravaggio ci accompagna anche qui, questa opera è una fusione di diversi dipinti del maestro (Giovanni battista nel deserto e 7 opere di misericordia), a cui poi Sagàll ha aggiunto ambientazioni e tocchi di personalizzazione per creare un omaggio al suo mentore
ispiratore.
Cupido in questa opera non è più un giocoso fanciulletto; il giovane ragazzo, ormai cresciuto, stringe arco e frecce con il chiaro intento di punire chiunque si azzardi a farlo soffrire. Il suo sguardo di superiorità ci mette in guardia nei confronti del lato più oscuro dell’amore, capace di trasformarsi col tradimento da paradiso ad un inferno di sofferenza e vendetta
Sagàll rappresenta qui l’urlo della futura generazione, affogata da tutti i rifiuti che i loro “padri” gli hanno lasciato in eredità. Urlo che da voce al silenzioso grido del pianeta.
In questa opera la Vergine viene ritratta priva di qualsivoglia aura di sacralità; si tratta di Maria, una madre che si dedica al figlio, stanca e sonnolente per la poppata nel cuore della notte, ma che comunque circonda il suo bambino di tutto il suo amore
Ripreso dall’originale del Caravaggio, Sagàll porta avanti il messaggio del maestro, sottolineando che Cupido (l’amore, la passione per ciò che si fa) guida l’essere umano, gli artisti in particolar modo, oggi come in passato. Ai piedi dell’angelo di Sagàll possiamo notare console per videogiochi, tablet ed altri elementi che ricontestualizzano il soggetto caravaggesco ai giorni nostri
Il protagonista sorride con la gioia della gioventù, e la sua fantasia è tanta e tale da destrutturare la realtà, plasmandola secondo la sua volontà. Il ragazzo che ha posato come modello per il quadro e un talentuoso artista specializzato nel lettering, sul muro alle sue spalle possiamo ammirare una delle sue opere.
Raffigurazione di come l’artista vede il proprio paese natale, “Italia” racconta come l’incuria,l’incompetenza, o peggio la corruzione della classe politica, stiano mandando in pezzi “il bel paese”, la cui gloria è ormai solo una favola di tempi passati da raccontare ai turisti
L’opera è in collaborazione con la bravissima artista Alessandra Huber, Sagàll sgretola la maschera creata dalla collega, facendo riemergere la vera personalità della donna che si celava dietro ad essa
Dettaglio di un quadro di Caravaggio, questa opera vuole sottolineare la delicatezza e l’importanza dell’abbraccio in un periodo come la pandemia del Covid, dove il contatto fisico era ormai divenuto tabù.
Questa opera racconta la tragedia di Orfeo, l’eroe greco che scende fin negl’inferi per riavere la sua amata Euridice, la giovane tuttavia si tramuterà in pietra davanti ai suoi occhi, e all’eroe non resterà che piangere l’amore perduto
Il castigo di Cupido è uno dei primi esercizi complessi di stile compiuti da Sagàll su tela, partendo dall’originale del maestro Manfredi, il pittore ha voluto accentuare di più alcuni dettagli, nel tentativo di svelare in modo più palese le emozioni dei personaggi
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